Durante l’età del Ferro si assiste, nel Vicino Oriente, ad un evidente cambiamento nelle modalità di occupazione del territorio. Questo mutamento è esemplificato dalla dispersione di insediamenti di piccole dimensioni in aree spesso non occupate nei periodi precedenti, ed è stato solitamente associato ad entità politiche sovraregionali, come l’Impero Assiro. Dagli anni ’80 ad oggi, numerose ricognizioni hanno permesso di evidenziare ed interpretare questo fenomeno, riconosciuto in modo particolarmente evidente nelle regioni dell’Alta Mesopotamia e lungo i fiumi Habur e Tigri. L’area oggetto di questo intervento è invece il corso dell’Eufrate nel suo settore siro-turco, già oggetto di numerose ricognizioni archeologiche. I risultati di queste ultime non sono però mai stati analizzati quantitativamente e inseriti in una prospettiva sovraregionale che andasse oltre i limiti di una singola ricognizione. Tramite un approccio caratteristico della Landscape Archaeology e degli studi regionali vicino-orientali, l’intervento proporrà una ricostruzione dell’insediamento nella regione, mettendo in evidenza le dinamiche insediative e collegandole al quadro storico dell’area durante l’età del Ferro.